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7 risultati trovati

I nuovi fondamenti delle lenti a contatto RGP
Vinci, Settembre-Novembre 2016

...delle lac RGP, iscriviti al nuovo corso dell’IRSOO! Le competenze e le tecniche di base, aggiornate alle nuove conoscenze scientifiche, ai nuovi metodi di indagine e ai risultati della ricerca clinica. Perché questo corso Potrai comprendere tutti i vantaggi dell’applicazione delle lenti RGP co...

Tesi optometria 27 giugno 2016

...i con LAC ortocheratologiche in un periodo di 10 anni. Tali pazienti sono stati suddivisi in gruppi per fasce di età. Tutti i pazienti hanno portato per almeno 6 anni consecutivi lenti Ortocheratologiche notturne e sono costantemente stati seguiti dal medesimo Studio Optometrico. Sempre da tale database è stato selezionato, sempre nello stesso periodo di 10 anni, un gruppo pazienti di controllo seguito per almeno 6 anni, allineato per fasce di età e tipologia di miopia e suddiviso in gruppi. Per ogni paziente studiato si sono acquisiti i valori dello stato refrattivo ed acuità visiva, i parametri lenti a contatto utilizzate ed alcuni valori fondamentali dello stato funzionale optometrico. I risultati del gruppo sperimentale e di quello di controllo sono stati analizzati e confrontati per mezzo di fogli di calcolo e grafici, evidenziando le differenze nella progressione miopica tra chi si è sottoposto al trattamento Ortocheratologico e chi ha utilizzato semplicemente occhiali tempiali per la correzione della miopia. I risultati mostrano un inequivocabile rallentamento della progressione miopica nel gruppo sperimentale rispetto a quello di controllo e sono allineati con quelli riportati nella letteratura internazionale. L’ortocheratologia notturna si conferma dunque pratica efficace nella riduzione, e in molti casi nella cessazione, della progressione miopica. RAMUNDO VALERIA Titolo della tesi “I sostituti lacrim...

I nuovi fondamenti delle lenti a contatto RGP
Vinci, Febbraio-Aprile 2017

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I nuovi fondamenti delle lenti a contatto RGP
Vinci, Aprile-Giugno 2018

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Tesi optometria 6 Luglio 2017

...ambio lacrimale con lenti minisclerali Zenlens 16 mm”. Relatore:Edoardo Franceschi. La ricerca e la clinica nella moderna pratica di lenti a contatto specialistiche è sempre più orientata verso lenti di tipo rigido minisclerale. Nonostante il loro interesse nel mondo dell'ottica e la loro dimostrata efficacia su particolari casistiche, molte considerazioni su aspetti tecnici legati alle geometrie e alla fisiologia oculare sono ancora al vaglio della comunità scientifica. Partendo da uno studio da parte dell'optometrista americano Pat Caroline, lo studente ha cercato di verificare e quantificare l'eventuale ricambio lacrim...

I nuovi fondamenti delle lenti a contatto RGP
Vinci, Marzo-Giugno 2019

...delle lac RGP, iscriviti al nuovo corso dell’IRSOO! Le competenze e le tecniche di base, aggiornate alle nuove conoscenze scientifiche, ai nuovi metodi di indagine e ai risultati della ricerca clinica. Perché questo corso Potrai comprendere tutti i vantaggi dell’applicazione delle lenti RGP co...

Tesi optometria 3 Luglio 2020

...e con lac e con occhiali per confrontare il loro grado di difficoltà relativa nella visione. I due questionari psicometrici presi in considerazione sono: il Near Activity Visual Questionnaire (NAVQ) e il Visual Functioning Questionnaire (FVQ). Fra gennaio e marzo 2019 sono stati distribuiti a ciascun portatore quattro questionari: due NAVQ e due FVQ (due da compilare con occhiali e due da compilare con le lenti a contatto) e sono stati analizzati i questionari di 26 soggetti di età superiore a 40 anni privi di patologie oculari e/o alterazioni della visione binoculare. Per ciascun questionario compilato con occhiali e lenti a contatto il valore della difficoltà media è stato confrontato con il valore di addizione e di età di ciascun portatore e con il tipo di lenti a contatto multifocali assegnate a ciascun soggetto. È stato confrontato inoltre il grado di difficoltà di coloro che indossano occhiali con lenti monofocali con quello di coloro che invece indossano occhiali con lenti progressive. Infine è stato analizzato anche il punteggio medio per ciascun tipo di attività elencata nei questionari, sia con gli occhiali che con le lenti a contatto. In conclusione, i risultati ottenuti con il VFQ indicano che vi è una sostanziale somiglianza fra performance visiva ottenuta con occhiali e con lenti a contatto per quanto riguarda la visione per lontano. Invece, dai risultati del NAVQ si osserva che mediamente i portatori di lenti a contatto multifocali sono in maggiore difficoltà rispetto ai portatori di lenti oftalmiche sia monofocali sia multifocali. In generale il grado di difficoltà aumenta con l’aumentare dell’età e quindi dell’addizione. È da sottolineare che il campione analizzato è composto da un numero di soggetti modesto; sarebbe opportuno allargare il campione per ottenere risultati significativi dal punto di vista statistico. SCARCELLA LUCA Titolo della tesi: “Confronto tra misure di profondità della camera anteriore eseguite con Tomografia, Biometria e Lampada a Fessura”. Relatore: Migliori Giuseppe; correlatori: Lucarini Giampaolo e Sostegni Paolo. Lo scopo del lavoro è quello di ricavare una stima della profondità della camera anteriore dell’occhio (ACD: Anterior Chamber Dept) utilizzando una lampada a fessura (LAF), confrontando poi i risultati con le misure effettuate mediante tre strumenti: Sheimpflug-Camera Sirius (CSO, Italia), Biometro-Topografo Aladdin (Topcon, Giappone) e Biometro Lenstar (Haag-Streit Svizzera). Lo studio era indirizzato ad ottenere sia una valutazione sull’intercambiabilità dei tre strumenti, sia ad individuare un fattore di conversione che consentisse la misura in Lampada a Fessura (CSO 900 di tipo Haag-Streit) con la tecnica di Smith. Sono stati esaminati 23 soggetti, indipendentemente da età, sesso e ametropia, privi di qualsiasi patologia oculare. L’operatore ha sottoposto ogni singolo paziente a tre misure per strumento su entrambi gli occhi, per un totale di 12 misure ad occhio. Conclusioni: Il confronto diretto tra Sirius, Aladdin e Lenstar ha indicato che i tre strumenti si possono considerare, per le applicazioni cliniche, intercambiabili. Il coefficiente di conversione per la misura con Lampada a Fessura (1,59) è quindi lo stesso per tutti gli strumenti e in linea con i risultati di altri studi anche se riferiti a confronti con altri strumenti. La tecnica di Smith, se ben eseguita, è risultata molto affidabile. CASTAGNO IRENE Titolo della tesi: “Sport vision: la visione nello sport”. Relatore: Sostegni Paolo. Negli ultimi anni lo sport ad alto livello si è concentrato sulla qualità e le performance visive degli atleti. La visione è un processo che comprende diverse abilità, tra queste l’acuità visiva, una buona capacità oculomotoria, la capacità di mettere a fuoco a tutte le distanze, per non dimenticare la capacità di convergere e divergere con flessibilità e infine avere un’ottima percezione nello spazio. Un sistema visivo ben sviluppato è parte integrante della natura dinamica delle prestazioni sportive degli atleti. Lo scopo di questo lavoro era quello di individuare, tramite l'esame di studi e ricerche, se, seguendo un programma di allenamento della visione sportiva, si possa avere un miglioramento delle performance sportive e su quali abilità si può lavorare, sotto il profilo della coordinazione, tempi di reazione e ottimizzare la visione periferica. La letteratura denuncia differenze significative sui risultati ottenuti dalle diverse tipologie di allenamento. Negli studi analizzati si è verificato che non sempre l’allenamento visivo va a migliorare le prestazioni dell’atleta in un determinato sport. Studi sperimentali sono essenziali per verificare se esistono strategie per migliorare le abilità visive, e in caso affermativo, come è possibile apprenderle e metterle in pratica. Gli studi utilizzati si basano specialmente su sport con palla, di squadra e concentrazione come ad esempio il tiro con l’arco. L’optometrista, ponendo domande precise e mirate, potrà consigliare esercizi o correzioni utili per migliorare le prestazioni visive durante la pratica dello sport. BARRI MONIA Titolo della tesi: “Lenti mini sclerali su cheratoplastica perforante e degenerazione marginale pellucida: case report”. Relatore: Franceschi Edoardo. Cambiare la vita di una persona ricorrendo a strumenti presenti sul mercato da quasi 150 anni! Era infatti il 1888 quando Eugene Kalt applicò probabilmente per primo lenti a contatto sclerali su cheratocono, ottenendo risultati sorprendenti. Dal 1888 le lenti sclerali hanno conosciuto un inevitabile sviluppo, soprattutto nei materiali e nella metodologia di applicazione, ma la concezione di fondo è rimasta quella di partenza: appoggiare interamente sulla sclera, permettendo di preservare l’integrità della cornea. Con le lenti moderne abbiamo in più un ottimo compromesso tra la qualità visiva delle classiche lenti RGP e ...